Esattamente trent’anni fa, il 6 ottobre 1994, usciva nelle sale italiane Forrest Gump. Divenuto ben presto proverbiale, il film di Robert Zemeckis è stato salutato come una avventurosa commedia sul sogno americano, incarnato da un personaggio onesto, coraggioso e leale, con un cuore d’oro. Allo stesso tempo, in diversi hanno riconosciuto in Forrest uno specchio del protagonista di Candido di Voltaire, come se però fosse solo uno spunto letterario. Se invece portiamo fino in fondo il parallelo, ci accorgiamo come dietro la patina spiritosa, a tratti surreale, e l’ostentato ottimismo dell’eroe involontario si delinei una critica affilata della società americana e del suo posto nella storia.