lunedì 23 luglio 2018

APPUNTI SU ANTONIONI. di M. FAGOTTO F.

Nei primi film, da "La signora senza camelie" a "Deserto rosso", il tentativo di A. sembra essere quello di allargare gli orizzonti di una società e di una mentalità costrette a restare all'interno di margini ristretti e limitati.
VEDI ANCHE: https://davidnilsenwriter.com/2015/04/03/zabriskie-point-1970/



giovedì 12 luglio 2018

CINEMA E STORIA. 1945. UN FILM UNGHERESE DI F. TOROK AL FESTIVAL DI SPOLETO. INTERVISTA CON IL REGISTA. DA 'TAXIDRIVERS.IT'


Il contesto della storia e alcuni dettagli formali, come per esempio l’uso del bianco e nero per non dire dell’ambientazione rurale, mi hanno ricordato Il nastro bianco di Haneke. Con una differenza: lì al centro della scena c’erano le radici del male, qui le sue conseguenze. È un film che hai visto e che in qualche modo ti ha ispirato?
Sì, ho amato il film di Haneke, così come Ida di Paweł Pawlikowski. Il genere storico in bianco e nero, austriaco e polacco, è stato di grande ispirazione per me. Girare in bianco e nero non è facile, ma questo era il tipo di luce e lo stile che cercavo quando ho scritto la sceneggiatura e preparato le riprese.

martedì 10 luglio 2018

LA MORTE DI CARLO VANZINA. M. GIUSTI, Quel grande amore per la commedia, IL MANIFESTO, 10 luglio 2018

Con la scomparsa di Carlo Vanzina, che se ne è andato nella sua Roma a 68 anni, perdiamo molto di più del cantore dei Parioli, delle vacanze a Cortina, delle estati a Castiglioncello, dei mantecati de mamma, de sta papaja me se rinfaccia, delle finte bionde, degli yuppies, della viuuulenza dei terruncielli milanesi al ciento per ciento.
Perché Carlo, la metà esatta dei fratelli Vanzina, che non era solo un marchio di fabbrica di tutto un certo cinema, e che comunque ha firmato, sia col fratello Enrico come sceneggiatore sia come regista, la bellezza di 66 film, da Luna di miele in tre al recente Caccia al tesoro, remake di Operazione San Gennaro di Dino Risi, era tutto ciò che rimaneva della nostra grande commedia all’italiana degli anni ’50 e ’60.

domenica 8 luglio 2018

MORAVIA AL CALEIDOSCOPIO. RECENSIONE A "MORAVIA OFF" di LUCA LANCISE. M. FAGOTTO, 8 luglio 2018


Nella parola "caleidoscopio" troviamo tre parole: "bello", "forma" e "sguardo". Abbiamo tutti guardato attraverso questo oggetto curioso il comporsi, sul suo fondo, di tutte quelle innumerevoli forme colorate che la rotazione del tubo originava. Un gioco di riflessi infinito capace di generare arabeschi, composizioni astratte, simmetrie colorate.

"Fino alla fine del mondo" (W. Wenders, 1991)


Sopra Bertolucci, sotto Maselli in "Moravia off"