giovedì 1 settembre 2022

VENEZIA 2022. RECENSIONE 'WHITE NOISE'. T. RISPOLI, L’”epistemologia” del capitalismo in “White Noise” di Noah Baumbach, DINAMOPRESS, 1 settembre 2022

 Riferendosi a Don DeLillo, Fredric Jameson sostiene che si tratti di uno “scrittore epistemologico” nel senso che ha offerto una “soluzione formale” alla «tensione ineliminabile tra l’esperienza privata, frammentaria e la spiegazione scientifica del mondo». Se la spiegazione scientifica del mondo sarebbe quella che riesce a cogliere il sistema di causalità del reale – per esempio, come funziona la totalità del sistema capitalistico in tutte le sue molteplici e stratificate connessioni o l’insieme aggregato al di là di una sua singola operazione o processo – l’esperienza privata e frammentaria, invece, si abbandona alla percezione e alla ripetizione di sequenze di percezioni immediate fino al punto in cui ciò che ci rimane è l’esaltazione della merce, oppure del luogo singolo isolato che allo stesso tempo è svuotato di significato, come un supermercato. Come se, scrive ancora Jameson, «predisponessimo la macchina da presa in modo da segnalare la sua stessa assenza». 

VENEZIA 2022. RECENSIONE. D. CRONENBERG CRIMES OF FUTURE. T. RISPOLI, Tra performance e scarti: “Crimes of the Future” di David Cronenberg, DINAMOPRESS, 23 agosto 2022

 In “Crimes of the Future”, Cronenberg ritorna a un cinema del corpo per interrogarsi sulle possibilità dell’adattamento della specie umana all’ambiente sintetico, svelando le impasse in cui l’intervento politico e artistico rischiano di incorrere. Un film tecno-ecologico che propone soluzioni all’altezza del climate change e di un pianeta infetto