È morto il regista Citto Maselli. Aveva 92 anni e ha scritto pagine importanti del cinema italiano. Tra i suoi film più celebri Gli indifferenti dal romanzo omonimo di Alberto Moravia, I delfini entrambi con Claudia Cardinale, Lettera aperta a un giornale della sera e Storia d'amore che fece vincere a Valeria Golino la prima Coppa Volpi a Venezia.
La notizia della morte è arrivata da Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea: "Con grande dolore debbo comunicare la notizia della morte, avvenuta poco fa, del compagno Citto Maselli. L'ho appena appreso dalla moglie, Stefania Brai, che gli è sempre stata vicina e a cui va l'abbraccio solidale di tutte le compagne e i compagni del Partito''. Seguito dal cordoglio dell'Anpi.
Abbiamo appreso con grandissimo dolore della scomparsa di Citto Maselli. Ci lascia non solo un protagonista della cultura e della cinematografia italiane ma anche un uomo dei diritti, della lotta per la libertà e la giustizia sociale, un prezioso erede dei principi e dei valori della Resistenza": Così in un post su Facebook l'Associazione nazionale partigiani italiani. "Proprio qualche giorno fa aveva rinnovato l'iscrizione alla nostra Associazione con un messaggio pieno di antica passione e incoraggiamento. Ciao Citto, ciao compagno di antifascismo. Tutta l'Anpi ti saluta con riconoscenza e commozione. Non ti dimenticheremo".
Citto (Francesco) Maselli era nato a Roma il 9 dicembre 1930 in una famiglia di origine molisana dove si respirava un grande fermento culturale, il padre era critico d'arte. Nella sua lunga carriera, in cui ha sempre coniugato l'impegno politico alla passione per il cinema, ha realizzato una ventina di film. La politica comincia a frequentarla da giovanissimo quando nella Roma occupata organizza gli studenti delle medie antifasciste, con la Liberazione si iscrive al Pci. Parallelamente quindicenne comincia a sperimentare con il cinema, gira un cortometraggio in Super8, poi nel 1947 si iscrive al Centro Sperimentale di cinematografia dove si diploma nel '49. Il debutto nel cinema vero avviene accanto prima accanto a Luigi Chiarini e poi a Michelangelo Antonioni come cosceneggiatore e aiuto, infine con Cesare Zavattini per il quale gira un episodio del film Amore in città.
Dopo essersi fatto le ossa con una serie di documentari (Bagnaia paese italiano del '49, Bambini presentato a Cannes nel '51 per il quale ottiene la collaborazione di Giorgio Bassani) il suo primo film che firma come regista è Gli sbandati, ha appena 23 anni e viene invitato alla Mostra di Venezia dove subito viene riconosciuto il suo talento. E proprio a Venezia è arrivato l'ultimo riconoscimento dove nel 2021 è stato omaggiato con una cerimonia e la proiezione del suo film Storia d'amore, presentato nel 1986 alla 43a Mostra del Cinema, che valse la Coppa Volpi a Valeria Golino.
La donna del giorno del 1957 è una critica al mondo della pubblicità e della stampa "rosa". Maggior successo riscuote il successivo I delfini (1960), ritratto psicologico e sociale di un gruppo di giovani della borghesia di provincia. Dopo Le adolescenti e l'amore, episodio del film Le italiane e l'amore, nel 1964 porta sullo schermo Gli indifferenti, realizzando un acuto ritratto psicologico di una famiglia in decadenza ancora con Claudia Cardinale e Rod Steiger. Con i successivi Fai in fretta ad uccidermi... ho freddo! (1967) e Ruba al prossimo tuo (1968) affronta rispettivamente il thriller e la commedia all'italiana.
Nel 1968 il regista è in prima fila nelle contestazioni della Mostra di Venezia, anima la storica associazione dei cineasti (l'Anac di cui è tra i fondatori), nel 1970 racconta i tormenti di una classe intellettuale con il film Lettera aperta a un giornale della sera che ispirandosi alla sua stessa esperienza narra la vicenda di un gruppo di amici di sinistra che, annoiati dalla routine quotidiana, decidono di fondare una brigata internazionale di combattenti per il Vietnam e partecipare al conflitto dalla parte di Ho Chi Minh.
Nel corso degli anni Ottanta molti ritratti femminili: Storia d'amore (1986), Codice privato (1988), Il segreto (1990), L'alba (1991). Citto Maselli insieme al collega Emidio Greco inventa nel 2004 le "Giornate degli autori" a Venezia come già aveva fatto più di 30 anni prima con le "Giornate del cinema italiano". Prima di incontrare la moglie Stefania Brai nel 1971 aveva avuto una lunga relazione con la scrittrice Goliarda Sapienza, l'autrice de L'arte della gioia.
Nessun commento:
Posta un commento