martedì 18 marzo 2025

ANNIVERSARI. PROFONDO ROSSO 50 ANNI DOPO. MORETTI M., La Torino di “Profondo Rosso” a 50 anni dal capolavoro del thriller horror firmato Dario Argento, LA STAMPA, 13.03.2025

 inquant’anni fa, il 7 marzo del 1975, usciva nelle sale ‘Profondo Rosso’, il più famoso tra i venti film diretti da Dario Argento per il grande schermo. Si svolge a Roma la vicenda del pianista jazz inglese Marc Daly, (interpretato da David Hemmings) che assiste all'omicidio della vicina di casa e giovane sensitiva Helga Ullmann (interpretata da Macha Méril) e delle sue indagini accompagnate da una sequenza di omicidi. Ma è a Torino - città esoterica, vertice dei triangoli di magia bianca (Torino, Lione, Praga) e di magia nera (Torino, Londra, Chicago) - che il regista girò gran parte delle scene del thriller horror. Il ‘maestro del brivido’ - come è soprannominato Dario Argento – famoso in Francia, Giappone e Stati Uniti, oltre che in Italia – scelse il capoluogo piemontese perché è “il luogo dove i miei incubi stanno meglio”. E le tormentose ossessioni sono la migliore fonte di ispirazione per una sceneggiatura dell’orrore. Intuizione che Argento ebbe visitando Torino fin da bambino, tra simboli esoterici e richiami alchemici, satanici e occulti.


Villa Scott


La scelta dei set cinematografici di ‘Profondo Rosso’ non fu però quella dei luoghi deputati della Torino magica: il dismesso cimitero di San Pietro in Vincoli (dietro il Balôn) teatro di messe nere, gli appartamenti per le sedute spiritiche della città del paranormale o i luoghi del sensitivo e metafisico Gustavo Adolfo Rol (i cui artifizi furono resi noti al pubblico da un articolo di Dino Buzzati sul Corriere della Sera).

Bensì alcuni luoghi iconici della città subalpina e altri scelti perché funzionali all’estetica del brivido, alla fabbrica della paura. Come Villa Scott – il capolavoro liberty di corso Giovanni Lanza 57 (Borgo Po), progettata da Pietro Fenoglio nel 1902 - definita nel film come la terrificante ‘villa del bambino urlante’. Paradossalmente, all’epoca in cui fu girato la diabolica pellicola Villa Scott era stata ribattezzata Villa Fatima dalle Suore della Redenzione che vi gestivano un collegio femminile. Altre scene del film hanno come sfondo le seicentesche e sabaude Villa della Regina (sempre a Borgo Po in cima all’omonima salita alle spalle della chiesa della Gran Madre) e la più collinare Villa d’Agliè, immersa in uno storico parco di ippocastani e tigli.

Luogo chiave del film è il barocco Teatro Carignano, dove Dario Argento fa svolgere il congresso di parapsicologia con una lunga sequenza dell’intervento della sensitiva tedesca Helga Ulmann (la vittima). Per l’occasione il Teatro Carignano, la ‘bomboniera di Torino’, fu arredato con giganteschi tendaggi rossi funzionali a suspense e punto di vista dell’assassino. Altre scene si svolgono in piazza Carignano con l’omonimo Palazzo, reggia sabauda e sede del primo Parlamento Italiano: oggi ospita il Museo del Risorgimento.

Location fondamentale fu piazza C.L.N, la piazza in stile razionalista progettata nel 1935 da Marcello Piacentini come parte del complesso della costruzione della nuova via Roma, e terminata nel 1937 con l’istallazione delle fontane raffiguranti i due fiumi cittadini (Po e Dora Riparia) scolpiti da Umberto Baglioni e situati alle spalle delle barocche chiese di San Carlo e Santa Cristina.

In piazza C.L.N abitano Marc e Helga. Sul parapetto della Fontana del Po ha luogo il primo dialogo tra Marc e Carlo. Sotto i portici di piazza C.L.N. fu allestito il Blue Bar - con una scenografia che richiama il famoso dipinto di Edward Hopper ‘Nighthawks’ - davanti al quale Carlo, ubriaco, dice la battuta <brindo a te, vergine stuprata>. Da piazza C.L.N. Marc e Carlo attraversano piazza San Carlo, il gioiello barocco, il salotto di Torino dominato dal Cavàl 'd Brons, la statua equestre di Emanuele Filiberto di Savoia, uno dei simboli della città. E da qui, conversando sulle indagini sull’omicidio, entrano in Galleria San Federico (realizzata negli anni Trenta del Novecento con la nuova via Roma).

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