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La figlia di Aldo Moro, Maria Fida è dura contro la serie di Marco Bellocchio. All’AGI dice:
O si decide che siamo personaggi storici, e allora si rispetta la storia, o si decide che siamo personaggi privati e ci si lascia in pace.
La settimana prima di Natale compirò 76 anni e dopo aver avuto l’infanzia, la giovinezza e l’età adulta rovinate dal malefico caso Moro, immaginavo, stupidamente, di poter sedere su una panchina al sole, prendere un tè con delle amiche, leggere un bel libro. Ma non è per niente così, avrò avuto sette anni quando un pericolo oscuro e un dolore mostruoso si sono insinuati nella mia vita e non se ne sono più andati. – Maria Fida Moro
La primogenita di Aldo Moro dice una cosa molto simile a quella dei parenti delle vittime di Dahmer, che hanno accusato Netflix di non averli consultati, di aver causato loro di nuovo un trauma e di essersi anche arricchiti con il dolore di persone reali:
È già vergognoso infischiarsene del dolore altrui ed è doppiamente vile usarlo per fare affari. Nel 1963 papà conclude così un discorso credo a Firenze: ‘Lasciamo dunque che i morti seppelliscano i morti, noi siamo diversi, noi vogliamo essere diversi dagli stanchi e rari sostenitori di un mondo ormai superato’. – Maria Fida Moro
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